Teste colossali olmeche

Monumento 1 di La Venta.
Monumento 4 di La Venta con le dimensioni comparative di un adulto e di un bambino. Il monumento pesa quasi 20 tonnellate.

Le teste colossali olmeche sono almeno diciassette rappresentazioni monumentali in pietra di teste umane scolpite da grandi massi di basalto. Le teste risalgono almeno a prima del 900 a.C. e sono una caratteristica distintiva della civiltà olmeca dell'antica Mesoamerica.[1] Tutte ritraggono uomini maturi con guance carnose, nasi piatti e occhi leggermente incrociati; le loro caratteristiche fisiche corrispondono a un tipo che è ancora comune tra gli abitanti di Tabasco e Veracruz. Le parti posteriori dei monumenti spesso sono piatte. I massi furono portati dalle montagne della Sierra de los Tuxtlas di Veracruz. Dato che le lastre di pietra estremamente grandi usate nella loro produzione furono trasportate su lunghe distanze, richiedendo una gran quantità di sforzi umani e di risorse, si pensa che i monumenti rappresentino ritratti di singoli, potenti sovrani olmechi. Ciascuno degli esemplari conosciuti ha un copricapo caratteristico. Le teste erano variamente disposte in file o gruppi presso i principali centri olmechi, ma il metodo e la logistica usati per trasportare la pietra in questi siti rimangono oscuri.

La scoperta di una testa colossale a Tres Zapotes nel XIX secolo stimolò le prime indagini archeologiche sulla cultura olmeca da parte di Matthew Stirling nel 1938. Si conoscono diciassette esemplari confermati provenienti da quattro siti all'interno dell'area nucleare olmeca sulla costa del Golfo del Messico. La maggior parte delle teste colossali furono scolpite da massi sferici, ma due provenienti da San Lorenzo Tenochtitlán furono riscolpite da due massicci troni di pietra. Un ulteriore monumento, a Takalik Abaj in Guatemala, è un trono che potrebbe essere stato scavato da una testa colossale. Questo è il solo esemplare conosciuto proveniente da fuori dell'area nucleare olmeca.

Datare i monumenti rimane difficile a causa dello spostamento di molti dai loro originari contesti anteriormente all'indagine archeologica. La maggior parte sono stati datati al Periodo preclassico inferiore (1500–1000 a.C.) con alcuni al Periodo preclassico medio (1000–400 a.C.). Il più piccolo pesa 6 tonnellate, mentre il più grande si stima variamente che pesi da 40 a 50 tonnellate, sebbene sia stato abbandonato e lasciato incompleto vicino alla fonte della sua pietra.

  1. ^ Diehl 2004, p. 111.

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